domenica 22 maggio 2011

Balle nucleari

5 maggio: la nostra risposta alle dichiarazioni del presidente dell'Energy Cluster (http://www.legnanonews.com/comment.php?comment.news.14010)


Abbiamo letto le dichiarazioni rilasciate dal presidente di Energy Cluster, Alberto Ribolla, al termine dell’assemblea dei soci e siamo rimasti molto perplessi per i seguenti motivi:

1) All’interno di Energy Cluster ci sono aziende che si occupano di energie rinnovabili e di fotovoltaico in particolare. Dunque “sparando” contro le rinnovabili il suo presidente ha attaccato alcuni dei soci che lo hanno eletto presidente del metadistretto .

2) Il nucleare non ha costo zero: il trasporto, la gestione e lo stoccaggio del combustibile e delle scorie nucleari sono attività estremamente dispendiose.

3) Il fatto che ci siano 28 centrali nucleari più o meno pericolose limitrofe ai confini nazionali, non è un buon motivo per portarci il pericolo atomico in casa (è dimostrato che la distanza dalla centrale ha la sua importanza per quanto riguarda la gravità del pericolo).

4) Se è vero che il SI al Referendum del 1987 ha fatto perdere all’Italia il proprio know- how nel campo dell’energia nucleare allora è automaticamente vero anche che un eventuale NO a quello previsto per il 12 e 13 giugno combinato con la riduzione degli incentivi statali getterebbe al vento le conoscenze nel campo delle energie rinnovabili rapidamente acquisite dalle aziende italiane del settore negli ultimi anni.

Sia chiaro, nessuno vuole vedere un comparto industriale fiore all’occhiello del nostro territorio, avere ulteriori difficoltà fra le già tante esistenti. Il territorio del legnanese e del bustese è già da qualche anno un polo di ricerca e sviluppo di tecnologie energetiche innovative, perciò non è accettabile che per meri interessi economici di pochi, un settore così in espansione come quello delle energie rinnovabili, venga strozzato per lasciar posto a tecnologie e sistemi nucleari, pericolosi e destinati a medio termine a lasciare il passo ad altri. In sostanza quelle che andrebbero sicuramente riviste in un’ottica soprattutto politica, sono determinate scelte lobbystiche avvallate e portate avanti sia a livello governativo che decentrato, senza tenere conto dell’opinione e della volontà dei cittadini. Parlare di nucleare vuol dire parlare dei Referendum indetti per il 12 e 13 giugno, e il black-out totale imposto ai media, riguardo questi Referendum ne è la riprova lampante, oltre a strane manovre malcelate e ingannevoli verso tutta l’opinione pubblica (moratoria sul nucleare voluta dal governo dopo la tragedia di Fukushima).

Proibito parlare dei quattro Referendum, proibito parlare di nucleare se non in forma di sostegno a questa scelta, proibito parlare dell’acqua pubblica e contro la privatizzazione della stessa, proibito parlare di Legittimo Impedimento ... Meno se ne parla e meno la gente si informa, e se non si informa non sa, perciò astensione massiccia, e i Referendum non raggiungono il quorum. Gli interessi di pochi a scapito dei diritti, della salute e della qualità della vita di tanti. Il 12 e il 13 giugno bisogna andare a votare per i quattro Referendum, perché il voto è un diritto sancito dalla Costituzione, e in più votare SI vuol dire salvaguardare il nostro futuro, quello dei nostri figli e del nostro ambiente. Il Coordinamento del Legnanese 12 GIUGNO – 4 SI PER IL FUTURO ha come obiettivo la corretta e costante informazione ai cittadini riguardo questi Referendum, e si fa inoltre promotore di una nuova cultura ecologica di salvaguardia dell’ambiente, delle persone, della democrazia e della pace. Per sostenere tutto questo, il 12 e 13 giugno bisogna andare a votare!

Coordinamento del Legnanese 12 GIUGNO – 4 SI PER IL FUTURO 

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